C’era una volta una volpe che VERB tranquilla per il bosco. Aveva appena bevuto ad un PLACE e si stava avventurando in cerca di cibo verso PLACE , appena fuori dal paesello vicino.
Era già mattina inoltrata, e la fame iniziava a farsi sentire con sonori brontolii provenienti dal BODY PART .
Ad un certo punto, dopo aver PAST TENSE VERB per un po’, vide una FEMENINE ADJECTIVE vigna piena di bellissimi grappoli d’uva.
La volpe controllò che non ci fossero pericoli in vista e si avvicinò FEMENINE ADVERB ad uno dei grappoli, quello che le sembrava più vicino.
Non c’era nessuno nelle vicinanze. Era il momento MASCULINE ADVERB per fare un bel salto e prendersi il grappolo d’uva!
La volpe quindi prese la rincorsa e… SOUND TO EXPRESS SURPRISE Fece un balzo cercando di afferrare coi BODY PART il grappolo, ma niente: non ci arrivò.
La volpe allora prese un po’ più di rincorsa e SOUND TO EXPRESS SURPRISE ! Fece un altro balzo, ma anche questo non era abbastanza ADJECTIVE per riuscire ad arrivare al grappolo d’uva.
La volpe allora provò a prendere una rincorsa ancora più ADVERB e hop! Niente, non arrivò a prendere il grappolo d’uva.
Intanto il suo BODY PART PAST TENSE VERB sempre più dalla fame.
La volpe provò e riprovò. Le mancava sempre un NOUN per prendere il grappolo d’uva ma non c’era verso, non riusciva ad arrivarci.
ADJECTIVE dalla fatica e dalla fame, la FEMENINE ADJECTIVE volpe guardò se nella PLACE c’erano altri grappoli, magari più bassi, da poter VERB . Ma niente, erano tutti più in alto di quel grappolo che lei aveva cercato con tutte le sue NOUN di acciuffare.
La volpe diede un ultimo ADJECTIVE sguardo al bel grappolo d’uva che tanto aveva PAST TENSE VERB , e per non ammettere di non essere riuscita nella sua impresa, si disse:
– Meglio così, tanto di sicuro quel grappolo era ancora ADJECTIVE e mangiarlo mi avrebbe solo fatto venire mal di BODY PART ! – anche se sapeva ADJECTIVE che non era vero.
Così, FEMENINE ADJECTIVE e ancora più affamata, ritornò con la coda tra le BODY PART nel suo PLACE . Si mise a caccia di qualcos’altro da mangiare, cercando questa volta di adocchiare qualcosa che avrebbe sicuramente preso.
Morale della favola: è facile e tipico di chi è arrogante disprezzare ciò che non si può avere. Meglio impegnarsi con molta umiltà per ottenerlo o trovare un’altra soluzione.